Linfodrenaggio Manuale

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Il linfodrenaggio manuale è la metodica di massaggio drenante per eccellenza (sistema Vodder o Leduc).

Esercita la sua azione prevalentemente sul sistema linfatico grazie alla bassissima componente pressoria delle manovre, e nel contempo agisce anche sul sistema nervoso neuro vegetativo inducendo un generale stato di rilassamento corporeo. Una seduta di linfodrenaggio dura minimo 80 minuti!

Grazie al linfodrenaggio manuale è possibile notare, dopo le prime sedute, la riduzione del ristagno linfatico e della ritenzione dei liquidi. L’accumulo adiposo concentrato nelle aree del corpo trattate tende a essere sempre meno evidente così come la cellulite e la circonferenza del corpo. Le principali indicazioni sono l’effetto antiedematoso, esso favorisce infatti la circolazione linfatica, aumentandone la velocità di scorrimento, permettendo in questo modo la riduzione dell’edema, sia linfatico, sia di altra origine. Effetto sulle difese immunitarie in quanto vengono potenziate attraverso il massaggio dei linfonodi; si aumenta la resistenza dell’organismo alle infezioni, non va applicato però in fase acuta perché ne favorirebbe la disseminazione. Ha un effetto benefico sulla microcircolazione, poiché viene migliorata la mobilità propria dei vasi e una accelerazione dei processi di filtrazione-riassorbimento a livello capillare sanguigno. Ha un effetto rigenerante ed anche cicatrizzante

Si tratta di una tecnica non invasiva e assolutamente indolore che arreca benessere e rilassamento all’organismo.
Linfodrenaggio manuale Praxis

Esterid ed Emil Vodder, nel 1932 elaborarono il metodo del drenaggio linfatico manuale applicandolo sui gangli ingrossati del collo di pazienti cronici. Vodder ottenne ottimi risultati per cui diffuse i suoi studi in Europa attraverso conferenze e seminari.

Il Linfodrenaggio VODDER è un massaggio che permette alla linfa di ripristinare o accelerare la circolazione per mezzo di particolari manovre. E’ quindi considerato un intervento di sostegno per prevenire e risolvere alcuni inestetismi fra i quali soprattutto edemi in generale. Questa tecnica si pratica con una manualità ritmica che con pressioni, tocchi, movimenti circolari modifica la pressione dei tessuti consentendo alla linfa una migliore circolazione.

Il concetto di “drenaggio” si riferisce alla messa in moto del liquido da una zona dove si è accumulato verso un punto di sbocco, mediante un appropriato sistema di manovre opportunamente studiate e codificate, attraverso un naturale sistema di conduzione: il sistema linfatico. Così come l’agricoltore drena un campo inondato ed elimina l’acqua stagnante mediante una rete di canali, nel nostro organismo esiste un sistema tubulare formato dai vasi linfatici che rende possibile l’uscita relativamente semplice del liquido interstiziale e della linfa che, per vari motivi patologici, si sono accumulati in diverse parti del corpo, specialmente nella pelle o sotto di essa (fra questa ed il rivestimento muscolare).

Le manipolazioni che si eseguono durante il drenaggio linfatico sono delicate, lente e ripetitive ed esercitano un piacevole effetto antistress, perché attivano il sistema nervoso vegetativo preposto al rilassamento (parasimpatico).

Le indicazioni del DLM(drenaggio linfatico manuale) sono numerose e viene proposto per la sua azione antiedema , (le manipolazioni specifiche del DLM sono particolarmente efficaci per il trattamento del linfoedema), l’effetto analgesico (sedativo del dolore), l’effetto sulle fibre muscolari lisce.

Sulle fibre muscolari striate il DLM esercita un effetto rilassante quando questi muscoli sono tesi e ipertonici; sulle fibre muscolari di tipo liscio (muscolatura viscerale) migliora ed attiva il loro automatismo; attiva la risposta difensiva del sistema immunitario: attraverso il drenaggio linfatico, miglioriamo la risposta difensivo immunitaria delle zone trattate.

Il drenaggio linfatico manuale (Metodo Vodder), malgrado la sua diffusa divulgazione, è ancora oggi più conosciuto nel settore dell’estetica che in quello della medicina, e pertanto viene per lo più associato alla cellulite e alle cure dimagranti.

In realtà, il suo campo di applicazione è assai più esteso, poiché può essere applicato per la risoluzione dell’edema in svariate patologie linfoedematose: in flebologia, angiologia, nei decorsi post-operatori e post-traumatici, in odontoiatria, in medicina estetica e anche in gravidanza.

I molteplici effetti del Metodo Vodder, hanno un raggio di azione molto più ampio di quanto comunemente si pensi!

Per esempio, quando è effettuato globalmente, grazie alla peculiarità delle sue manovre, diventa un massaggio antistress di notevolissima efficacia, in quanto produce una distensione della muscolatura scheletrica e viscerale e della psiche, attraverso la normalizzazione del sistema nervoso.

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Inoltre, attraverso il massaggio dei linfonodi, potenzia le difese immunitarie proprie dell’organismo aumentando la resistenza contro le infezioni e permettendo, in tal modo, di prevenire numerose patologie.

Il Drenaggio Linfatico Manuale risulta il metodo di intervento più indicato nelle situazioni che contemplano la formazione di edemi, nella ritenzione di liquidi, nella patologia venosa cronica che può nascere a seguito di interventi di chirurgia plastica estetica, nei casi di accumulo di acido lattico e nella patologia dovuta a stress.

” Il Drenaggio Manuale della linfa – sostiene il Dr. Vodder – riveste un’importanza primaria per l’acquisizione di un buono stato generale di salute, per la sua azione benefica sui tessuti e per la possibilità che esso offre di utilizzare completamente i valori e le sostanze vitali: linfa nuova significa vita nuova “.

Il linfodrenaggio secondo Leduc è basato su una serie di manovre e i protocolli sono diversi a seconda del tipo di disturbo che viene trattato. Il bendaggio degli arti colpiti da edema è parte integrante del trattamento; questo bendaggio non deve essere di tipo compressivo e deve essere applicato partendo dalla periferia e muovendosi verso il centro. Le manovre principali della scuola Leduc sono due: la manovra di richiamo e quella di riassorbimento.

La prima manovra viene applicata sui collettori di evacuazione che si trovano a valle della zona che deve essere drenata; scopo principale di questa manovra è quello di svuotare i collettori. La seconda manovra viene eseguita sulle zone infiltrate e ha lo scopo di far penetrare i liquidi nei vasi linfatici superficiali; questi poi trasportano la linfa in direzione dei collettori; scopo di questa manovra è quello di facilitare la rimozione delle proteine.

 

http://www.albanesi.it/salute/cosafare/linfodrenaggio.htm

http://www.pourfemme.it/articolo/perche-fa-bene-il-linfodrenaggio-e-a-chi-e-consigliato/27569/